lunedì 28 giugno 2010

GRAN PARADISO CON I RAGAZZI DELL'ALPINISMO GIOVANILE

Fantastico week end con i ragazzi dell'aplinismo giovanile, salita la vetta del Gan Paradiso 4061 mt. Tutti veramente bravi...

1° Giorno: Val d'Aosta, Vasavaranche, dalla località Pravieux (1834 m), un paio di chilometri a valle di Pont, l'ampio sentiero dopo aver attraversato un bosco di larici raggiunge per pascoli l'alpeggio di Lavassey (2194 m). [1h]
Da qui, dopo aver costeggiato la base della rocciosa Costa Savolere, si attraversa un torrente e si guadagna infine con un ultimo strappo il Rifugio Chabod (2750 m).[1h30]

2° Giorno: Dal rifugio Chabod si sale al locale invernale. Si ignora il sentiero sulla sinistra (5A) e si procede a destra dell'edificio, seguendo la condotta dell'acqua che continua nel vallone sormontato dal Ghiacciaio di Montandayné. Si prosegue senza difficoltà verso sud per toccare la morena che separa questo Ghiacciaio da quello di Laveciau. Si prosegue ora per la ripida cresta della morena fino a giungere al Ghiacciaio di Laveciau (1,30 ore).Una sosta per attrezzarsi (corda, ramponi, ...) ed ammirare la poderosa e spettacolare parete NORD del Gran Paradiso.Si attraversa a destra e si inizia la salita al centro del Ghiacciaio di Laveciau (seracchi ai lati) fino a giungere ad un vallone delimitato sulla destra dalla cresta denominata "Schiena D'Asino", divisorio tra i ghiacciai di Moncorvè e di Laveciau.Si risale il vallone al centro prestando attenzione ai crepacci trasversali, insidiosi perchè non ancora molto evidenti, fino a raggiungerne la testata con un tratto piuttosto ripido e a collegarsi con la via normale proveniente dal Rifugio Vittorio Emanuele II sulla "Schiena D'Asino" (3700 m).Seguendo il facile dosso in direzione SUD-EST, si giunge in breve sul pianeggiante Colle della Becca di Moncorvè. Di qui si piega a sinistra e si sale l'ultimo ripido pendio fino alla cresta terminale che si affaccia sul Ghiacciaio della Tribolazione.Dopo aver superato un tratto di cresta rocciosa ed un breve passaggio esposto si raggiunge la statua della Madonna posta sulla vetta del Gran Paradiso (4061 m).
Discesa: per la normale dal rifugio Vittorio Emanuele

la Nord del Gran Paradiso
Betti che farà la traversata bassa fino al Vittorio Emanuele..un brava anche a Lei!
Rifugio Chabot
L'affollata Vetta

lunedì 7 giugno 2010

VAL DI MELLO-Stomaco peloso+l'Alba del Nirvana-

Come sempre la Val di Mello regala emozioni uniche, raggi del sole che filtrano tra la vegetazione e riverberano nell'acqua del torrente, i pascoli verdi e le placche granitiche...è una valle incantata...spettacolare;
Oggi classico concatenamento stomaco peloso e una delle prime vie aprita dal Leggendario Ivan Guerini.
(Relazione dal sito dei sassbaloss)
Attacco, Descrizione della via
Giungendo da Colico oltrepassare la città di Morbegno senza mai abbandonare la strada provinciale 38. Ad un certo punto la strada oltrepasserà il fiume Adda e piegherà nettamente verso destra. Appena oltrepassato il ponte (3 arcate di cemento bianco) svoltare a sinistra seguendo le indicazioni per la Val Masino. Seguire la strada locale 404 per circa 8 Km. fino a giungere al paese di San Martino. Proseguire prestando attenzione ai cartelli che indicano la Val di Mello. (al paese di San Martino acquistate il paas €5.00 per salire all'imbocco della valle, disponibili 80 pass al giorno) Dopo qualche tornante dovrete svoltare a destra e percorrere la piccola strada per circa 2 Km. Arriverete così ad un posteggio oltre il quale è impossibile proseguire in macchina.
Qui imboccare il sentiero che attraversa tutta la Val di Mello. All'altezza della contrada "Cà di Carna", situata sulla sponda opposta del torrrente, imboccare il sentiero sulla sinistra che sale in direzione del "Tempio dell'Eden" (identificabile dall'evidente tetto) alla cui base c'è la placca del "Trapezio d'Argento". "Stomaco Peloso" attacca alla sua estrema sinistra.
"STOMACO PELOSO"
1° tiro:
salire la placca per circa 20 metri, proseguire poi lungo una piccola fessura sino a raggiungere un ripiano dove si sosta su di un albero.40 Mt., IV°+, IV°, 2 chiodi.
2° tiro:
dalla sosta salire lungo un evidente diedro sino a raggiungere un grosso albero risalire la semplice placca a destra dell'albero e raggiungere il bosco . Sostare su di una pianta 35 Mt., III°+, IV°, IV°+.
"L'ALBA DEL NIRVANA"
1° tiro:
rimontare la placca sulla sinistra e traversare sino a raggiungere una fessura che obliqua da sinistra a destra (1 ch). Dopo averla risalita, riprendere a traversare a sinistra su di un piccolo ripiano sino a quando si è al cospetto di un muretto, vincerlo (passo chiave) e salire obliquando a sinistra fino a giungere a ridosso del tetto che caratterizza la via. Si sosta su due chiodi. 45 Mt., V°, IV°, 1 passo di V°+, IV°+, 2 chiodi.
2° tiro:
proseguire lungo la fessura alla base del tetto per qualche metro, indi abbassarsi un paio di metri per aggirare uno spigolino e proseguire nuovamente lungo la fessura sino a raggiungere la sosta (2 chiodi). A sinistra lungo il tetto strapiombante c'è l'attacco della via "Signora del Tampax" un monotiro di 8a. 30 Mt., IV°+, V°, qualche passo di V°+, 2 chiodi.
3° tiro:
sempre lungo la fessura che si segue sino a raggiungere una pianta con cordini alla base dell'evidente diedro verticale (dove corre la via "Morti Viventi"). Proseguire a destra abbassandosi un paio di metri raggiungendo una sosta attrezzata per la calata in doppia.
50 Mt., IV°, V°, qualche passo di V°+, 3 chiodi, 1 friend incastrato.
Discesa:
Dalla sosta effettuare una breve calata in doppia sino a raggiungere il bosco. Scendere lungo la traccia di sentiero che riporta alla sommità del "Trapezio d'Argento" (dove è stata attrezzata la seconda sosta). Qui effettuare un'altra calata di 60 Mt. raggiungendo così l'attacco di "Stomaco Peloso". Da qui al parcheggio mediante il sentiero percorso precedentemente
(bellissima giornata con Eleonora e Ivan)
 
la Valle al nostro arrivo
le placche del "Trapezio d'Argento" e "Il Tempio dell'Eden" con il  risonoscibile tetto
Il diedro del secondo tiro
La partenza del primo tiro dell'Alba del Nirvana
Al passo chiave del primo tiro
in sosta al secondo tiro
La fessura dell'ultimo tiro